Archivi categoria: Percorsi turistici
Tuscania etrusca e romanica
Un giorno a Tuscania, antico centro strategico dei commerci Etruschi, grande città medievale, sede delle chiese romaniche di S. Maria Maggiore e S. Pietro.
Valentano, tra laghi e vulcani
Possiamo passare una mezza giornata a Valentano, visitando il Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese, o scendere con un trekking non impegnativo nella caldera di Latera.
La necropoli etrusca di Castel d’Asso
Castel d’Asso, mirabile necropoli dell’Etruria rupestre a due passi da Viterbo. La visita alla necropoli rupestre di Castel d’Asso ci permetterà di immergerci in un’atmosfera immutata nei millenni. 
La necropoli rupestre di Norchia
Norchia è la più spettacolare tra le necropoli etrusche. Il panorama di straordinaria bellezza che ci accoglie non è il solo aspetto a sorprenderci, ma la sua particolare struttura, poiché nei suoi scoscesi dirupi mani abili hanno saputo scolpire un intera città dei morti con sepolcri di grande bellezza.
La necropoli della Banditaccia di Cerveteri
Con una continutià d’uso che va dal IX secolo avanti Cristo alla dominazione romana, le necropoli di Cerveteri circondano il pianoro su cui sorge la città. Le migliaia di tombe, con le diverse tipologie, testimoniano l’evoluzione economica, culturale e religiosa dei Ceriti.
Grotte di Castro: Centocamere, Pianezze e il borgo medievale
A pochissimi passi dalla riva del lago di Bolsena, lungo la strada verdeggiante che serpeggia verso Grotte di Castro, si cela una delle più incredibili necropoli etrusche dell’Alta Tuscia. Centocamere il nome dice già molto delle numerose camere sepolcrali intersecate una nell’altra che ci aspettano per questa giornata di esplorazione.
Castiglione della Pescaia: il Medioevo sul mare
Dal mare al castello che domina l’ampia veduta del litorale si arriva salendo sui vicoli che si avvitano dentro le mura con ripide salite e scorci improvvisi di scale, di porte, di piante che si affacciano dai giardini.
Capalbio: “la piccola Atene” e “l’ultimo paese della Maremma”
Come fanno alcuni potremmo chiamarlo “l’ultimo paese della Maremma” perché Capalbio è il Comune più a sud della Provincia di Grosseto e addirittura della Toscana che proprio per la sua interessante posizione geografica rappresenta l’anello di congiunzione tra Toscana e Lazio oggi e tra il Granducato e lo Stato della Chiesa ieri.
Il Maurizio di Orvieto
Palazzo Monaldeschi a Bolsena
Di fronte all’imponente Rocca Monaldeschi (ovvero il Castello di Bolsena!) c’è anche il Palazzo Monaldeschi, sede museale distaccata del Museo Territoriale del Lago di Bolsena che si trova all’interno del castello. Continua a leggere
Massa Marittima: una passeggiata nell’AltoMedioevo
Entri nel centro di Massa Marittima e ti senti nel Medioevo tanto è il fascino di quei muri, di quelle pietre, di quei palazzi che ti circondano ad ogni passo. La gradinata e il Duomo mozzafiato che austero proietta le sue guglie in alto e controlla la piazza come una misteriosa entità.
Il pozzo di San Patrizio
Il pozzo di San Patrizio è una delle attrazioni turistiche più celebri di Orvieto.
Fu costruito da Antonio da Sangallo il Giovane, per volere di papa Clemente VIII che si era rifugiato ad Orvieto durante il sacco di Roma (1527).
Il Papa temeva che l’approvvigionamento idrico della città avrebbe potuto essere insufficiente in caso di assedio: infatti, Orvieto è costruita sulla sommità di una rupe tufacea e non ha alcun rifornimento di acqua dolce costante. Le sorgenti sono presenti solo alla base della rupe . La città medievale si riforniva principalmente di acqua piovana.
I lastroni a scala di Tarquinia
I lastroni a scala di Tarquinia: decorazioni funerarie arcaiche, bassorilievi in pietra locale (nenfro).

Lastrone a Scala con pantere e animali mitologici, fine VII sec a C Tomba delle Pantere, Tarquinia, fine del VII sec. a.C.
Prima delle tombe dipinte, a Tarquinia le tombe erano decorate con degli enormi lastroni di nenfro decorati a bassorilievo, di chiara orgine orientaleggiante. I lastroni a scala erano disposti lungo le pareti interne delle tombe, nelle camere sepolcrali, ricoprendo l’intera parete. Continua a leggere
Civita di Bagnoregio. Perché la città che muore?
Civita di Bagnoregio nasce su uno sperone di tufo, come Orvieto e Pitigliano, generato dalle eruzioni del sistema vulcanico Volsino (quello che poi portò alla formazione del lago di Bolsena, che è il lago di origine vulcanica più grande d’Europa). Però il tufo qui è molto sottile, deposto su uno strato di argille marine, i calanchi. Continua a leggere
Le due Vulci: la natura e la metropoli
Potremmo dirvi quello che Vulci è stata: una delle città più grandi d’Etruria, forte, imponente, ricchissima. Decine di migliaia di persone vivevano qui, commerciando, lavorando il metallo, coltivando la fertile terra della Maremma.