Dopo una breve salita ci troviamo immersi nel bosco di faggi.
I tronchi spogli, grigio argentei, lasciano filtrare la luce del sole, creando giochi di luce da bosco delle fiabe. Il tappeto di foglie fruscia sotto i nostri piedi: è l’unico suono che si sente, insieme ai richiami del picchio, qualche cinguettio tra i rami e di un rapace lontano.
Il percorso continua a salire dolcemente per poco, e poi è una lunga camminata pianeggiante tra questi antichi tronchi.
Finché, d’un tratto nel folto del bosco, non appare una roccia scavata.
E’ l’eremo di San Girolamo, uneremo rupestre che dal 1500 è meta di pellegrinaggio e devozione.
Qui, circondati dal silenzio della natura, l’eremita cercava il contatto con il divino. Noi ci godremo la bellezza senza tempo della foresta, prima di riprendere a scendere verso Vetralla…